Associazione Tutela di Punta Ala

Presentazione

:: PRESENTAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE

Nel 2004 Punta Ala ha vissuto il momento più pericoloso nella sua storia recente. Infatti la realizzazione dell’intervento edilizio di “Poggio al Crino” sembrava ineluttabile: 100.000 mq di nuove costruzioni, pari a trecento appartamenti da 100mq, avrebbero stravolto lo spirito, oltre l’aspetto, di questa stupenda località. Tale fatto, verificatosi senza che i villeggianti, proprietari di seconde case, avessero potuto intervenire nella formazione della decisione amministrativa, rese evidente agli stessi che i loro interessi non erano considerati dagli organi comunali, i quali miravano unicamente alla riscossione dell’allora ICI che, versata nelle casse del Comune di Castiglione della Pescaia, concorreva alla formazione del 25% del bilancio globale. I fondatori originari dell’Associazione evitarono la realizzazione di questo “scempio”, rivolgendosi alla giustizia amministrativa. La presa di coscienza di tale situazione diede vigore alla volontà di costituire questa associazione, fondata nell’agosto del 2007.
La “filosofia” che regge l’attività della stessa, aperta – giova ricordarlo – anche ai residenti, è riassumibile nella ricerca del dialogo e del confronto con gli enti territoriali (in primis il Comune di Castiglione della Pescaia), la Sovrintendenza, le Forze dell’Ordine, e con le altre associazioni esistenti. Solo nel momento in cui non sia possibile ottenere ascolto ed accordo, si valuteranno altre possibili azioni, in particolare considerando l’opportunità di presentare ricorsi alla giustizia amministrativa o ordinaria.
Un controllo attivo e approfondito di tutti gli atti amministrativi che riguardano Punta Ala viene svolto periodicamente, anche usufruendo dello strumento dell’accesso agli atti, e ciò al fine di evitare che iniziative come “Poggio al Crino“, o, ad esempio, il mancato sviluppo qualitativo degli impianti sportivi, possano essere imposte danneggiando il territorio, gli associati, e svilendo altresì il mercato immobiliare.
Tra gli arresti giurisprudenziali di rilievo conseguiti dall’Associazione, si segnalano:
– la sentenza n. 6554 del 13 settembre 2010 in cui il Consiglio di Stato, che pronunciandosi sulla controversia promossa dall’Associazione attinente al progetto di edificazione di un immobile nei pressi dell’arenile costiero di Punta Ala, ha confermato l’annullamento del permesso di costruire rilasciato dal Comune di Castiglione della Pescaia, già sancito in precedenza dal TAR Toscana, che aveva dato ragione nel 2009 al ricorso dell’Associazione. Il Supremo Collegio, peraltro, ha sancito un principio di interesse generale, ma nel contempo avente ricadute positive circa la legittimità ad agire dell’Associazione: nel concordare infatti con la tesi per cui “l´esplicita legittimazione, ai sensi degli articolo 13 e 18 della legge 8 luglio 1986 n. 349, delle associazioni ambientalistiche di dimensione nazionale e ultraregionale all´azione giudiziale non esclude, di per sé sola, analoga legittimazione ad agire in un ambito territoriale ben circoscritto, e ciò anche per i meri comitati spontanei che si costituiscono al precipuo scopo di proteggere l´ambiente, la salute e/o la qualità della vita delle popolazioni residenti su tale circoscritto territorio”, ha definitivamente acclarato la legittimazione attiva dell´Associazione Tutela di Punta Ala in tutte le questioni attinenti alla tutela del paesaggio della frazione di Punta Ala;
– Il 9 marzo 2011 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sottoscriveva il provvedimento di accoglimento del ricorso straordinario al Capo dello Stato promosso nel 2009 dall’Associazione contro la delibera del 13 agosto 2009 con la quale il Comune di Castiglione della Pescaia aveva reso edificabile un giardino pubblico situato nella zona del Gualdo, di importante rilievo per la storia dell’architettura e di pianificazione urbanistica degli anni ’60;
Nel 2018 il Tar Toscana, con la sentenza n. 357/2018, a parziale accoglimento del ricorso n. 1923/2014, promosso dall’Associazione avverso il Regolamento Urbanistico del Comune di Castiglione della Pescaia, approvato nell’anno 2014, nella parte relativa al territorio di Punta Ala annullava le previsioni urbanistiche nel Regolamento in contrasto con le leggi ambientali e paesaggistiche, preservando, tra l’altro, la zona del campo da polo e dell’equitazione da uno scellerato intervento di trasformazione urbanistica, che ne avrebbe alterato profondamente e definitivamente la natura e funzione sportiva.
Passando ad altre tematiche di interesse generale, si segnala che un’attività di moral suasion dell’Associazione ha contribuito di recente ad un deciso miglioramento delle linee telefoniche cellulari, fondamentali per lo smartworking in Punta Ala.
In conclusione l’operato dell’Associazione è ispirato dall’intento di essere propositivi e proteggere ciò che ha convinto migliaia di persone a diventare proprietari di casa, ponendo in essere tutto ciò che sia opportuno per riportare Punta Ala al livello qualitativo che tutti ricordano.
Nello statuto troverete in termini giuridici l’oggetto della stessa nonché le formalità da compiere per associarsi.

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