Il 26 febbraio 2016 si è tenuta a Punta Ala una riunione (pubblicizzata solo pochi giorni prima) indetta da Comune di Castiglione della Pescaia e Marina di Punta Ala avente come oggetto “Ampliamento e riqualificazione del porto turistico e d erosione della fascia costiera”.

A rappresentare l’Associazione, su delega del nostro Presidente, la consigliera Miriam Parricchi, che ha stilato una sintesi di quanto affermato in tale incontro (vedasi sotto), e ha recuperato anche le slides proiettate all’incontroDOWNLOAD SLIDES
 
Successivamente, grazie alla consocia Carla Bertero e a Vivere Punta Ala, siamo venuti in possesso della video-registrazione dell’incontro, che nei giorni scorsi è stata pubblicata sul nostro canale YouTube, e che qui riportiamo:
Convegno Erosione costiera a Punta Ala
VIDEO SUDDIVISO IN 5 PARTI (da 20 min. l’uno):
introduzione Sindaco Farnetani
al minuto 13.10 inizio intervento Prof. Aminti
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prosecuzione intervento Prof. Aminti con proiezione delle slides
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prosecuzione intervento Prof. Aminti
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conclusione intervento Prof. Aminti
al minuto 7.00 intervento del Consigliere regionale Leonardo Marras (già Presidente della Provincia di Grosseto)
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conclusione intervento Consigliere Marras; dal 1 minuto sintesi Sindaco, domande e interventi del pubblico su erosione, prossimo ripascimento per la stagione 2016, ampliamento porto
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Sintesi interventi, a cura di Miriam Parricchi
IL SINDACO  ha aperto l’incontro.
INGEGNERE AMINTI
– Ha fatto un escursus sulla storia dell’erosione della costa di P.A., già presente fin dal 1947, documentata da  foto storiche di Poggio del Barbiere.
– Con la costruzione del Porto furono trasportati  80 mila m3 di detriti per cercare di risolvere, o quantomento limitare il fenomeno, lavori che hanno causato l’effetto contrario con l’aumento dell’erosione.
– Nel corso degli anni sono stati fatti vari interventi  di ripascimenti e strutturali (pennelli e tubi in mare), illustrati con varie slide con foto panoramiche della costa.
– Perchè il fenomeno è andato accellerando? la situazione è delicata e da anni l’Università di Fi sta studiando questa situazione caratteristica del golfo di P.A. , piuttosto misteriosa.
–  Sono state fatte varie prove per vedere come si muovono le correnti e da studi specifici è stato verificato che l’ampiamanto del Porto non influenzerà l’evoluzione della costa. Da una simulazione è stato determinato che il nuovo porto diminuiribbe l’intensità delle correnti sulla spiaggia. Questo per quanto riguarda le onde provenienti da sud (lievemente migliorativo), per le onde provenienti da nord  invece sarebbe ininfluente.
Se ho ben capito sia il ripascimento dovuto alla sabbia dragata dal porto, sia gli interventi strutturali in fase di progettazione (finanziati dagli Stabilimeti balneari),  possono solo limitare il fenomeno dell’erosione ma non risolverlo. L’ingegnere ha riferito l’esempio della Romagna che presenta lo stesso problema erosivo. Tutti gli anni gli stabilimenti balneari si proteggono con muraglie di sabbia ed ogni anno con investimenti minimi fanno una manutenzione ordinaria (periodica) con lievi ripascimenti come la neve che viene sparata in montagna. per questo hanno la spiaggia ampia in estate e in inverno il mare si riprende il tutto. Purtroppo in Toscana non c’è questa cultura e non esistono i macchinari specifici per attuare questo tipo d’intervento. Alla domanda dell’Ingegnere alle Cooperative romagnole dotate di tali macchinari, queste hanno risposto che sono occupati per tutto il periodo primaverile sulla costa adriatica. I costi sarebbero minimi e risolverebbero il problema.

– il presupposto per il mantenimento dell’arenile è che sia presente una spiaggia ampia con sabbia non troppo fine, anzi deve essere più grossa di quella esistente. Sulla spiaggia di P.A. è necessario quindi procedere con  un apporto di un volume importante di sabbia da fonte esterna per recuperare il volume perduto negli ultimi 30 anni.
La palizzata del Bagno Tartana è un disasto, provoca un aumento dell’erosione  creando una barriera  detta “riflettente” , perchè l’onda d’urto provoca un’onda di rimbalzo (riflettente) di forza doppia. Questo vuol dire che  in quel punto occorre ricostruire una spiaggia di ampiezza doppia ripetto al necessario.
Il materiale proveniente dal  drenaggio dell’ampiamento del Porto potrebbe rappresentare un aiuto importante, anche perchè la sabbia risulta compatibile e grossa.
MARRAS – consigliere regionale
esiste un finanziamento della Regione  (per la difesa della costa) che proviene da accordi con il Governo e che quindi possono essere spesi senza vincoli. Risorse ministeriali che sono in esaurimento.
la Regione ha poi messo in bilancio 40 milioni di euro sempre per la difesa della costa per il triennio 2016-18 . Devono essere stabilite le priorità e le reali fattibilità del bilancio.
SINDACO – CONCLUSIONI
occorre che gli studi progettuali (finanziati dall’Ass. Stabilimenti Balneari) per la realizzazione di strutture definitive atte a limitare l’erosione, siano pronte il prima possibile, cosiccè, quando i lavori di ampliamento del Porto partiranno sia possibile il ripascimento della spiaggia e contemporaneamente l’apposizione di barriere, altrimenti in due anni il ripascimento si vanifica.
Per qust’anno partirà un ripascimento “leggero”, non drastico come quello dello scorso anno, per il quale il Sindaco ha chiesto scusa.
Il ripascimento del 2015 ha sottolineato l’ingegnere è stato disastroso,  perchè la sabbia” pescata” era troppo sottile, aggravata dal fatto che era coperta da alcuni metri di fango. Per fortuna le buche create in mare si ricolmano alle prime mareggiate … così ha detto.
alla domanda quando partiranno i lavori dell’ampiamento Porto, Farnetani ha risposto dicendo che ci sono ancora delle questioni da sistemare come la durata della concessione alla Marina spa, in relazione ai progetti realizzati.
Riguardo la tempistica ….. non si sa, deve  ancora essere approvato il piano regolativo-attuativo.
L’ING. MUZZI (Marina di Punta Ala)   ha preso la parola: “verranno dragati circa 100.00 m3 (minimo) di sabbia da riversare sulla spiaggia. Una volta pronti con l’iter burocratico  la realizzazione dell’intervento avrà un tempo di circa 2 anni. Ha precisato che l’investimento di circa 20 milioni di euro sarà finanziato interamente dalla Marina spa e viene richiesto al Comune una durata congrua del rinnovo della concessione.

 

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