« (i)l bosco di Punta Ala (…) fa parte delle residue, limitate e sporadiche (e per questo “preziose”) formazioni del bosco costiero, riconosciute e rappresentate nella Carta dei boschi planiziali e costieri (…) costituite da “macchie mediterranee, garighe e boschi di leccio […] Si palesa [quindi] corretto sul piano interpretativo, letterale e logico, l’applicazione del divieto di alterazione della «matrice della macchia mediterranea e foresta» espresso a livello prescrittivo dal piano regionale al bosco di Punta Ala. »

Siamo lieti e felici di condividere la consacrazione dei principi di tutela, protezione, conservazione e promozione del territorio di Punta Ala, per i quali è nata ed a lungo si è battuta l’Associazione, principi fatti propri e difesi dalla nuova Giunta Comunale ed oggi confermati nella loro piena legittimità ed operatività dal Consiglio di Stato con la recente sentenza n. 361/2024.

La Frazione di Punta Ala si connota per la unicità del paesaggio e del territorio poiché con le sue balze a strapiombo sul mare e con i suoi monti coperti dalla tipica macchia mediterranea, offre una serie di quadri di singolare varietà e bellezza panoramica godibile da tutti i punti di vista accessibili al pubblico tanto percorrendo il litorale quanto la strada provinciale e da questa in direzione del mare.

Unicità, tuttavia, caratterizzata da un equilibrio ambientale divenuto precario a causa degli interventi di urbanizzazione già realizzati e come tale da proteggere e tutelare nell’interesse comune delle generazioni presenti e future. Unicità che la nuova Giunta del Comune di Castiglione della Pescaia ha inteso, dapprima affermare, quindi, difendere dinnanzi al TAR ed al Consiglio di Stato come riportato nella sentenza n. 361/2024 che si pubblica sul nostro sito internet.

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